La storia della lettera con la soluzione dell’ottobre 1845 fu complicata, e non è ben nota. Non appena finita la revisione dei dati mostrati a Challis, Adams volle far conoscere la nuova soluzione (con gli errori residui) ad Airy. siccome stava per partire per le vacanze in Cornovaglia, pensò di fare una tappa nella capitale durante il viaggio, per tentare di avere un colloquio con l’Astronomo Reale. Una mossa azzardata, perché non si era preoccupato di concordare preventivamente un appuntamento con una persona così piena d’impegni. Ricordo che Challis il 22 settembre 1845 scrisse una lettera di accompagnamento indirizzata ad Airy. Prima di lasciare Cambridge, Adams fece vedere il suo lavoro su Urano a Samuel Earnshaw, un altro fellow del St. John’s College, il quale gli suggerì di inviare una copia delle sue ricerche alla Philosophical Society di Cambridge (di cui Challis era presidente). Ahimè, Adams ignorò quest’invito (probabilmente mirando più in alto) e partì per Greenwich, andando incontro ad una delusione. In effetti, Airy era assente, anche se l’incontro venne a mancare per una questione di pochi giorni (l’Astronomo Reale fu in Francia dal 25 agosto al 26 settembre). La moglie (Richarda Townsend), data la gravidanza avanzata, era rimasta a casa, ma pare che Adams non abbia parlato neanche con lei. Probabilmente, lasciò la lettera al maggiordomo, che la fece avere ad Airy, che ritornò pochi giorni dopo e il 29 settembre scrisse a Challis.
A questo punto, fu Adams a non essere raggiungibile, perché passò circa un mese in Cornovaglia; in ottobre, durante il viaggio di ritorno, fece un secondo tentativo, ancora con risultati deludenti. In realtà non si sa bene cosa sia successo, perché gli stessi protagonisti a distanza di tempo ne parlarono in maniera confusa. Il 23 ottobre 1845 Adams scrisse ai suoi genitori:
Kollerstrom ➤ … lasciai per andare a Greenwich ad incontrare Mr. Airy, che sfortunatamente non era a casa. Tuttavia, gli lasciai una nota, contenente un breve resoconto dei risultati ai quali ero arrivato, e ritornai a Londra…
Questa lettera rappresenta l’unica certezza circa la datazione di quest’episodio: avvenne prima del 23 ottobre 1845. Nella sua nota biografica, Glaisher scrisse:
Adams_Scientific_P p. xvii ➤ Adams visitò il Royal Observatory, Greenwich, in settembre, ma l’Astronomo Reale era assente in Francia. Il mese seguente, il 21 ottobre, Adams fece un’altra visita al Royal Observatory…
Abbiamo visto che Airy scrisse che la visita avvenne “In uno degli ultimi giorni di ottobre 1845”. In una lettera ad Airy del 15 ottobre 1846, Adams parlò di “circa il 20 di ottobre”. Poi, in una memoria senza data, ricordò che Il foglio contenente l’esposizione dei miei risultati fu lasciato al Royal Observatory nell’ottobre 1845, mentre stavo ritornando a Cambridge dalla mia vacanza. Non sono certo della data, ma penso che fu circa il 10 ottobre… Mr. Airy dice che fu lasciato all’Oss. in uno degli ultimi giorni di ottobre, ma penso che debba essere uno sbaglio.
Non è sicuro neppure cosa avvenne quel giorno. Ho consultato i sunti delle lettere catalogate da Nicholas Kollerstrom; i primi riferimenti alla vicenda sono di oltre un anno dopo. Il 03-12-1846 Adam Sedgwick scrisse ad Airy che, secondo un ‘gossip’ in circolazione, Adams era stato trattato in modo sconveniente, ‘snobbato’; non era stato ricevuto quando si era ripresentato, dopo circa un’ora, alla casa di Airy. Questi il giorno dopo scrisse a Sedgwick che lesse la lettera di Adams il 5 novembre: questo significa snobbarlo? Non era vero che, alla seconda visita, era in casa e si rifiutò di riceverlo. Il giorno dopo ancora, 5 dicembre, Mrs. Richarda Townsend Airy scrisse ad Adam Sedgwick:
Io ricordo molto bene la visita si Adams, dopo il ritorno di George da fuori paese, e di aver visto la sua carta posta nella stanza: ma George era andato via forse a Londra, o più probabilmente per la passeggiata giornaliera che è assolutamente necessaria alla sua salute, e così Mr. Airy non lo vide. Ma George gli scrisse direttamente… E per quanto riguarda lo “snubbing” non credo che fu così, a meno che non dica che il fatto che George era fuori casa quando Adams arrivò sia “snobbarlo”.
Il giorno dopo, Sedgwick le rispose:
Kollerstrom ➤ Adams, benché un grande filosofo a suo modo, non ha mostrato una saggezza mondana – invero si è comportato come un ragazzo timido invece che come un uomo che ha fatto una grande scoperta – Ancora, certamente ha sbagliato a non rispondere alla lettera di Airy. Quanto strano e quanto sfortunato! Sicuramente deve essere stato informato male su questo punto; ma voglio tentare di capirlo… Adams rimase a bere il the con me, e facemmo una chiacchierata molto lunga… I fatti principali sono come segue:
(1) Si recò all’osservatorio non appena i suoi calcoli furono finiti – L’Astronomo Reale era lontano – cattiva sfortuna ma nulla da rimproverare a nessuno – questo fu nel settembre 1835 [sic]
(2) ritornò ancora (ottobre dello stesso autunno) e l’astronomo era fuori – lasciò la sua carta – sentì che Airy stava per ritornare presto, e quindi lasciò parola che sarebbe ritornato ancora
(3) tornò ancora (penso dopo poco meno di un’ora) e gli venne detto che l’astronomo era a pranzo; non ebbe nessun messaggio, e quindi se ne andò. Ma aggiunse che non era venuto su appuntamento – solo tentò la fortuna nel viaggio dal Devonshire a Cambridge… Io ho realizzato che era mortificato (non sto usando le sue stesse parole) per non aver ricevuto un messaggio nella seconda visita in ottobre.
“Io penso”, disse, “che anche se era a pranzo avrebbe potuto darmi un messaggio, o forse dirmi una o due parole: ma sono ora convinto che in realtà non seppe della mia seconda visita – che il servitore non gli abbia fatto avere il mio messaggio con la mia carta”. Queste sono principalmente le sue parole.
Il giorno 8, Airy aggiunse che sua moglie si ricordava di una carta portata da Adams, ma nient’altro. Si lamentò che un suo vecchio amico lo trattasse come un criminale. In giorno dopo, intervenne la moglie Richarda. Scrisse che non riusciva a trovare una colpa in suo marito George. La questione era se il servitore aveva consegnato un messaggio correttamente o meno. Era abbastanza convinta che nessun messaggio fosse mai stato portato in casa; né si ricordava di una una seconda visita mentre cenavano. Il giorno 9 dicembre, Sedgwick scrisse costernato: Devo ammettere che Adams ha dimostrato ben poca saggezza e si è comportato come un sempliciotto. Concluse con: Penso che sarebbe la più grande disgrazia della mia vita se tu nutrissi anche solo un pensiero scortese nei miei confronti. Quindi perdonami.
William Airy continuò il fuoco di fila di lettere: quello stesso giorno scrisse al fratello George, che la settimana prima, a Cambridge, aveva sentito che ‘the Johnians’ (quelli del St John’s College) lo attaccavano per aver snobbato Adams. Il giorno 10, Airy scrisse a Segwick che gli era venuta l’ansia, vedendo che persone di bassa condotta lo avevano indotto a pensare male. Lo stesso giorno, scrisse al fratello che la storia dello ‘snubbing’ era dovuta a quel tipo di connivenza tra persone istruite che produce frottole volgari. Sedgwick affrontò la persona responsabile del suo turbamento, che ritrattò.
In quei giorni, nacque una storia che alla fine mise in subbuglio non solo Adams, ma tutto il Consiglio della Royal Society (RS). Ogni anno, la RS era solita a conferire la prestigiosa Copley Medal ad una persona particolarmente meritevole in campo scientifico. John Herschel scrisse a Sheepshanks che quell’anno c’erano state delle imprese astronomiche epocali: la previsione matematica del pianeta perturbatore (da parte di Adams e Le Verrier), e la scoperta del quinto pianeta minore, da parte di Hencke. Lui avrebbe voluto premiarli tutti, e lanciò la rivoluzionaria idea di assegnare, per una volta, non solo una medaglia, ma tre. Ma nacquero molte discussioni: alcuni dissero che, per non offendere i francesi, non bisognava premiare Adams alla pari di Le Verrier. Altri dissero che il regolamento ammetteva una sola medaglia. Nel febbraio 1847, il consiglio decise di non assegnare nessuna medaglia, con lo sconcerto di Herschel e di quelli che pensavano come lui. Fu fatto un altro tentativo, convocando una riunione straordinaria. Alla fine, la medaglia fu consegnata nelle mani di Herschel, che la inviò a Le Verrier; niente ad Adams.
Nel giugno del 1847 Adams e Leverrier si incontrarono per la prima volta ad Oxford in occasione delle riunioni dell’Associazione Britannica per il Progresso della Scienza. In quell’occasione J. Herschel li invitò a casa sua a Collingwood. Con sua grande gioia, i due si intesero subito; più tardi il Rev. W. T. Kingsley scrisse: Una delle cose che ricordo con maggior piacere della mia vita è una passeggiata che feci con Adams e Le Verrier; i due uomini, con evidenza, si ammiravano l’un l’altro ed apparivano completamente alieni da ogni gelosia. Nello stesso 1847 Leverrier visitò Adams a Cambridge; i due rimasero in buoni rapporti per il resto della loro vita.
Il grado onorario di L. D. (Legum Doctor = Dottore in Legge) fu conferito a Leverrier nel 1874 dall’Università di Cambridge, e non si può dubitare che ciò fosse dovuto ad Adams. Nel 1876, quando Adams fu Presidente della Royal Society per la seconda volta, conferì la medaglia d’oro a Le Verrier per le sue ricerche planetarie, esprimendo l’ammirazione che proviamo per l’abilità e la perseveranza con cui è riuscito a legare tutti i pianeti principali del nostro sistema da Mercurio a Nettuno nella catena della sua Analisi. La carriera di Adams non si fermò, come aveva per un attimo temuto l’amico Sheepshanks, e tantomeno quella di Le Verrier.
Il 5 ottobre 1846 il decadente monarca Louis Philippe nominò il grande astronomo francese Ufficiale della Legion d’Onore e subito dopo egli fu designato primo titolare della cattedra di Meccanica Celeste, istituita da un’ordinanza regale presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Parigi. La società Reale di Gottinga lo nominò suo associato straniero; l’Accademia Imperiale delle Scienze di Pietroburgo gli inviò le sue congratulazioni. Il re di Danimarca lo nominò comandante dell’Ordine Reale di Dannebrog e il Granduca di Toscana gli fece omaggio di una nuova edizione dei lavori di Galileo e della raccolta dei Saggi dell’Accademia del Cimento.
Dopo la morte di Arago, nel 1854, Leverrier fu nominato direttore dell’Osservatorio di Parigi per ordine di Napoleone III, nonostante l’ostilità di tutti sia perchè non era un astronomo pratico, sia per il pessimo carattere, inasprito da dolori viscerali (era molto suscettibile e trattava i suoi collaboratori in modo dispotico). Attaccato dalla stampa, fu dimesso d’ufficio con decreto ministeriale il 5 febbraio 1870, e fu sostituito da un altro grande studioso di meccanica celeste, Delaunay. Nel 1873 il Presidente della Repubblica Thiers lo richiamò per colmare il vuoto causato dalla morte per annegamento di Delaunay; rimase direttore fino alla sua morte, avvenuta il 23 settembre 1877 (lo stesso mese e giorno della scoperta di Nettuno!). Negli ultimi anni della sua vita lavorò alla revisione delle tavole di tutti i pianeti consciuti; il suo ultimo lavoro, iniziato nel 1877, presentato postumo all’Accademia dal calcolatore J. B. Gaillot, riguardò i calcoli su Nettuno. Le sue teorie dei pianeti rimasero a lungo le migliori in quanto a trattazione analitica, anche se furono poi superate per precisione numerica da altri lavori. Ricordo tuttavia che le effemeridi francesi sono state calcolate con le tavole di Leverrier (aggiornate da Gaillot) sino al 1984!
Gli onori conferiti a Leverrier in Francia e all’estero contrastano con il minor numero di riconoscimenti ricevuti da Adams, perlomeno nei primi anni dopo la scoperta di Nettuno. Ma ci sono cospicue eccezioni. Nel 1847, in occasione della visita della regina Vittoria a Cambridge, fu offerto ad Adams l’onore del cavalierato [knighthood], ma egli si sentì obbligato a declinarlo. Nel 1848 la Royal Society gli conferì la medaglia Copley (due anni dopo quella di Leverrier). I membri del St John’s College non persero tempo per onorare il loro più illustre collega. Il 7 aprile 1847 l’Università istituì il premio Adams (Adams Prize), biennale, che doveva venire assegnato al migliore saggio su soggetti di matematica pura, astronomia, o altre branche di filosofia naturale. Nel 1851 Adams fu eletto presidente della Royal Astronomical Society, all’età di appena 32 anni. Nel 1858 divenne professore di Astronomia e Geometria a Cambridge, e nel 1861 successe a Challis come direttore dell’Osservatorio di quella città. Fra i suoi contributi scientifici, ricordo: una nuova analisi dell’accelerazione secolare della Luna (1853) che provocò una breve disputa con i francesi, poi appianata da Delaunay; lo studio delle orbite delle meteore (1867); importanti studi sulle perturbazioni della Luna (1877-78).
I membri del St John’s College non persero tempo per onorare il loro più illustre collega. Il 7 aprile 1847 l’Università istituì il premio Adams (Adams Prize), biennale, che doveva venire assegnato al migliore saggio su soggetti di matematica pura, astronomia, o altre branche di filosofia naturale. Nel 1851 Adams fu eletto presidente della Royal Astronomical Society, all’età di appena 32 anni. Nel 1858 divenne professore di Astronomia e Geometria a Cambridge, e nel 1861 successe a Challis come direttore dell’Osservatorio di quella città. Fra i suoi contributi scientifici, ricordo: una nuova analisi dell’accelerazione secolare della Luna (1853) che provocò una breve disputa con i francesi, poi appianata da Delaunay; lo studio delle orbite delle meteore (1867); importanti studi sulle perturbazioni della Luna (1877-78).